Riforma del lavoro: approvato il testo in Commissione

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Novità in arrivo anche per chi aiuta i familiari non autosufficienti e per i soci e amministratori della aziende.

La Commissione Finanze finisce di esaminare il progetto di legge per la riforma del mercato del lavoro, con una serie di future novità, ma per completare il quadro si dovrà aspettare il 30 giugno. Diversi aspetti, come la disciplina per i contratti a tempo determinato o i distacchi – saranno stabiliti con un decreto ad hoc e solo dopo nuovi confronti con associazioni datoriali e sindacati. Un approccio che, soprattutto nelle prime fasi in Aula aveva portato alle critiche delle opposizioni che – in sostanza – contestavano il fatto di stabilire le caratteristiche di una norma fuori dai canali istituzionali.

Dalla maggioranza, invece, c’è chi lo ha definito un “approccio di buon senso”, visto il momento complesso dal punto di vista sociale. Libera e Rf hanno parlato, rispettivamente, di una riforma svuotata dei suoi interventi cardine e di una norma senza più novità. “Non credo di essere in difetto di coraggio nella mia attività istituzionale”, la replica del segretario Teodoro Lonfernini che, in merito a lavoro determinato, interinale e distacchi, rivendica la bontà di quanto predisposto finora e aggiunge: “Da quei punti si riparte con il confronto”.

Generale apprezzamento di tutti i partiti, invece, per l’articolo per consentire ai pensionati di svolgere attività lavorativa, con limiti in caso di storture e senza togliere opportunità ai giovani. Poi le disposizioni per il supporto gratuito, da parte di coniugi e parenti fino al secondo grado, nelle attività di famiglia. Tolto, nel pdl, il divieto di qualifica di lavoratore subordinato per gli amministratori unici delle società. Ok anche al lavoro dei soci. Novità in arrivo, poi, sul riconoscimento del lavoro per chi assiste un familiare minore, disabile o non autosufficiente e per le piccole collaborazioni domestiche.

Il testo viene approvato con 9 voti a favore, 3 contrari e 2 astenuti. Relatori Giovanni Zonzini di Rete per la maggioranza e Luca Boschi di Libera per l’opposizione. Inoltre, viene approvato all’unanimità un ordine del giorno per convocare in audizione i vertici di Banca Centrale e l’amministratore unico di Bns per approfondire la vicenda dei 10 milioni di euro emersa nel corso della recente discussione consiliare sull’Assestamento di bilancio.

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TEODORO LONFERNINI