Le politiche energetiche cambiano volto

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Focus su nuovi contratti, tariffe e approvvigionamento.

AASS sarà sottoposta ad audit. Il Presidente Raffaeli, “sarà uno spartiacque” e assicura: “bilancio sotto controllo”

Nessuno poteva prevedere che il mercato globale sarebbe impazzito, dicono i vertici dell’Azienda dei Servizi. “Non sono stati mesi facili. Abbiamo lavorato molto per gestire una fase complicata, iniziata a fine agosto”, racconta Teodoro Lonfernini. Per affrontare l’emergenza Segreteria e AASS hanno quindi rinnovato la strategia contrattuale. Era una situazione nuova, con i prezzi dell’energia elettrica schizzati in pochi mesi, da sessanta euro a più di duemila. Difficile, per gli esperti, che si torni a breve al regime ordinario.

“Abbiamo affrontato un mare in tempesta”, continua Lonfernini, fiero di aver garantito l’approvvigionamento di gas per sei anni ad un quarto del costo di oggi. Sfida affrontata anche per l’energia elettrica: “Abbiamo chiuso per il 2023 la copertura del 53% del fabbisogno”, a prezzi – precisa il Segretario – “compatibili con le logiche di mercato”: 158 euro MKW/h. Si guarda al futuro, per non ripetere gli errori del passato. Se fossero state aggiornate gradualmente le tariffe – dice Lonfernini – forse oggi avremmo potuto incidere in altro modo.

Gli aumenti dal 25 al 35% sono già in applicazione dal primo dicembre. Ora spetta alla politica intervenire per sostenere imprese e famiglie, pensando, ad esempio, al frazionamento dei pagamenti delle utenze. In campo, poi, la strategia sulle infrastrutture, per “recuperare il tempo perduto”. Per acquistare acqua, luce e gas lo Stato spende all’anno 50 milioni. E’ finita – dice Lonfernini – l’era della “politica comoda”. Si lavora ad una relazione di sistema con focus sulla capacità del paese di approvvigionarsi in maniera autonoma, aumentando la produzione sul territorio e aprendosi a energie rinnovabili come il fotovoltaico. Nella relazione una mappatura di tutte le aree disponibili sul territorio, pubbliche e private, adatte all’installazione di impianti che garantiscano una maggiore autonomia nella creazione di risorse.

Tornando alle tariffe, si rimarca come in Italia, dal quarto trimestre del 2020, siano aumentate del 177%, mentre a San Marino rimangano più basse del 208% per l’energia elettrica e del 96% per il gas. Tutte le operazioni dell’Azienda, afferma il Direttore Raoul Chiaruzzi, nascono per garantire la fornitura, non per fare ricavi migliori. Il Presidente Francesco Raffaeli informa che l’AASS sarà sottoposta ad audit esterna per fare il punto su tutti i servizi. Si dice convinto che rappresenterà uno spartiacque. E assicura: il bilancio è sotto controllo. Dal Segretario, infine, un impegno: tutto ciò che sarà frutto dell’attività di trading dovrà essere investito in infrastrutture, non in servizi in perdita.

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TEODORO LONFERNINI