Il testo, approvato con 10 voti a favore e 4 astenuti, nonostante abbia lasciato differenze di vedute su alcuni punti ha visto ampia partecipazione e condivisione da tutti i commissari.
Terminato in Commissione Esteri l’esame in sede referente del progetto di legge “Diritto dell’Informazione e dei Media” presentato dal Segretario di Stato con delega all’Informazione, Teodoro Lonfernini, Al termine dei lavori viene approvato con 10 voti a favore e 4 astenuti. Sono indicati relatore di maggioranza il commissario Lorenzo Bugli, Pdcs, e relatore di minoranza il commissario Giuseppe Maria Morganti di Libera.
Testo che nonostante lasci differenze di vedute su alcuni punti ha visto ampia partecipazione e condivisione da tutti i commissari. Il dibattito si è concentrato sul capo due del PDL che tratta il servizio radiotelevisivo sammarinese. Respinto l’emendamento di Libera che ne chiedeva il completo stralcio: “Tutta questa seconda parte – afferma Giuseppe Maria Morganti – non è che non ci debba essere, ma è un’altra legge e come tale sarebbe opportuno discuterne a parte”. “Stiamo disciplinando in modo completo il settore di informazione, editoria e giornalismo in un paese in cui l’attivitĂ pubblica della Tv di stato rappresenta l’eccellenza in questo settore – replica Lonfernini – per cui ha senso disciplinarla in questa norma”.
Confronto acceso anche sull’articolo 54 che tratta gli “Obblighi del concessionario del servizio pubblico radiofonico e televisivo”. I consiglieri Marica Montemaggi e Nicola Renzi lo ritengono troppo impattante con commi, affermano, che rischiano di cadere nelle vecchie consuetudini della censura. Su proposta di Lonfernini viene quindi abrogato il comma M dell’articolo che recitava di “assicurare sempre l’uso appropriato della lingua italiana e la correttezza dei comportamenti” dato il margine di discrezionalitĂ troppo ampio. Ribadito però dal Segretario di Stato che i vari punti indicano solo le linee guida generali per la conduzione di un servizio pubblico: “La libertĂ editoriale – afferma – non è assolutamente dettata dal principio legislativo”.
Ritirato infine, dopo le osservazioni avanzate dal consigliere Renzi, anche un altro emendamento all’articolo 63 che proponeva, in sintesi, di disporre un limite all’esercizio dei poteri di vigilanza da parte dell’AutoritĂ Garante per l’Informazione su blog e social network. Proposta in antitesi all’emendamento, sottoscritto e votato all’unanimitĂ nei giorni scorsi, volto ad assoggettare all’AutoritĂ Garante anche pubblicazioni su blog che danno notizie ricorrenti su San Marino.
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