Caro bollette AASS

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Per i sammarinesi importi del 50% in meno rispetto ai Paesi europei

Su AASS troppa strumentalizzazione, lavoriamo per continuare a contenere i rincari e mettere in sicurezza il bilancio.

Gas a +30% e aumento dell’energia elettrica che segue la logica dell’indicizzato variabile, forse pericolosa in circostanze ordinarie, ma che grazie alle coperture in termini di acquisto adottate dall’Azienda in maniera anticipata per il 2023 consente maggiore tranquillità. I Segretari di Stato al Lavoro e alle Finanze, in rappresentanza dell’intero Congresso di Stato, come preannunciato si ritagliano uno spazio per fare ulteriore chiarezza, insieme al Direttore AASS Raoul Chiaruzzi, su un tema oltremodo divisivo nell’ultimo periodo. “E’ un dato di fatto che il Paese – scandisce Teodoro Lonfernini – abbia saputo contenere gli aumenti; bollette a -50% rispetto alla media dei Paesi europei”. E’ comunque fondamentale che l’esercizio di analisi e confronto tra i dati, – precisa il Segretario di Stato con delega ai rapporti con l’AASS -, che ‘venga fatto sull’intera annualità per valutare l’impatto dei picchi di richiesta della risorsa’.

Porta esempi pratici Marco Gatti, e – bollette alla mano – mette a confronto i prezzi del circondario dove il gas costa 3 euro al metro cubo (a San Marino 0,80 euro al metro cubo) e la luce a 0,80 euro al Kwh, mentre da noi va a 0,18-0,20 euro/Kwh. L’impegno del Governo – chiarisce inoltre – segue due direzioni: attività costante per permettere di contenere possibili nuovi aumenti e qualora ci fossero diminuzioni, queste dovranno essere riversate sul piano tariffario; e poi, intensificare lo studio in atto per introdurre impianti con nuove tecnologie ecosostenibili, per puntare ad una sovranità energetica più piena possibile”.

Sul fronte delle esigenze di bilancio di AASS, “non siamo pienamente soddisfatti ovviamente – aggiunge Lonfernini – ma c’è stata troppa strumentalizzazione”. Questo lavoro di contenimento dei costi e monitoraggio dei conti dell’Azienda, nelle intenzioni dell’Esecutivo, dovrà essere ora affiancato da una mirata parte progettuale. E

Resta centrale il tema dell’approvvigionamento: contatti in corso con diversi Stati: dall’Algeria ai Paesi del Golfo, fino all’Azerbaijan.

Sul piano politico, infine, Lonfernini non insiste sulle polemiche che di recente lo hanno visto bersaglio dell’opposizione, ma anche della stessa maggioranza, o almeno di una parte di essa. Il fuoco amico – dice – non lo stupisce, fa parte del gioco, si aspetta tuttavia maggiore unità d’intenti.

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TEODORO LONFERNINI