Festa dei lavoratori

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Spett.li Organizzazioni Sindacali e Associazioni Datoriali,

Carissime Lavoratrici, Carissimi Lavoratori.

Mai come in questo tempo storico in cui tutti noi ci siamo trovati a vivere e viviamo, ritengo il 1 maggio una grande occasione in cui poterci confrontare su grandi temi che riguardano un aspetto prioritario della vita delle persone e cioè il lavoro.

Per queste ragioni, nella giornata di oggi, nella Nostra ricorrenza, voglio rivolgere il mio saluto a tutti voi con la speranza che sia accolto con lo spirito della mia più totale vicinanza e partecipazione.

Colgo immediatamente l’occasione per esprimere il mio più grande apprezzamento per la firma del primo accordo contrattuale che, pur non essendo di validità erga omnes, coinvolge circa 6.500 lavoratori, con l’augurio che presto verranno rinnovati tutti i contratti collettivi scaduti.

In riferimento ai restanti contratti, l’auspicio è che si possa avviare una stagione di trattative che sia matura, responsabile e coraggiosa, capace di difendere il potere di acquisto dei lavoratori, ma anche di sapersi differenziare a seconda delle condizioni economiche dei singoli settori con un approccio soprattutto sostenibile dall’intero sistema Paese.

Per questa ricorrenza voglio anche condividere con voi, il grande successo ottenuto recentemente della definizione della Convenzione 190 dell’Organizzazione Internazionale del Lavoro sul contrasto ad ogni forma di violenza sui luoghi di lavoro, rendendoci con grande orgoglio il quarto Paese in Europa, nonché il dodicesimo nel mondo, ad aver concluso il percorso di ratifica.

Con questo atto si è dato testimonianza dell’impegno di tutte le parti della nostra Repubblica, nel tenere alta l’attenzione per costruire assieme una vita lavorativa dignitosa e sana per tutti, con l’impegno preso ai massimi livelli dell’Organizzazione Mondiale, di verificarlo con grande costanza.

Per questo invito tutte le parti ad addivenire il prima possibile alla firma del Piano Pluriennale Nazionale, in modo da poter avviare immediatamente i tavoli di confronto per concordare le modifiche normative necessarie ad aggiornare la nostra legislazione, al fine di poter cogliere tutti i più importanti aspetti di questa fondamentale Convenzione.

Siamo in un momento favorevole per il mondo del lavoro, i dati a nostra disposizione indicano che la disoccupazione si attesta ad un livello che gli analisti di settore definisco “fisiologico”, termine che non gradisco in maniera piena, ma che rappresenta uno spaccato attuale ritenuto al momento soddisfacente e tranquillizzante, sul quale abbiamo l’obbligo morale di continuare a lavorare per fare anche meglio e nell’osservare gli effetti degli scenari internazionali.

Infatti i numeri decisamente favorevoli non devono farci allentare l’attenzione, al contrario, ci danno la possibilità di concentrarci, da una parte, nel dar risposta a quelle esigenze e situazioni di particolare criticità nell’inserimento o reinserimento lavorativo e, dall’altra, nel collaborare per promuovere una rinnovata educazione al lavoro.

Questo ci deve quindi far proseguire nel lavoro di aggiornamento delle norme a disposizione del sistema e, su questo, invito tutte le parti ad un approccio costruttivo agli impegni ed obbiettivi che abbiamo di fronte come le nuove misure per l’occupazione, la formazione e le politiche attive, l’inclusione lavorativa, la revisione degli ammortizzatori sociali e, su tutti, la riforma complessiva del mercato del lavoro.

Sono certo che se continueremo a lavorare con un approccio sistemico rispetto ai cambiamenti che il mondo vive ed in tanti casi anche repentinamente, come ci ha insegnato l’esperienza di questo ultimo periodo, il nostro Paese potrà mettersi sempre più al riparo e potrà concedere un futuro dignitoso a tutti, fondando quelle sicurezze proprio sul principio più nobile per le persone e cioè il Lavoro.

Buon 1° maggio a tutti.

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TEODORO LONFERNINI