Sonia Tura è il nuovo Presidente dell’Autorità Garante per l’Informazione. Dopo il comma 23 si è passati alle risposte di interpellanze ed interrogazioni
Non inganni il carattere prettamente tecnico dell’articolato. Le polemiche di queste settimane – relative anche alla scelta della procedura d’urgenza – dimostrano quanto sia politicamente sensibile questo tema, essendo l’informazione un pilastro della vita democratica. Pomeriggio, dunque, caratterizzato dalla prosecuzione dell’esame in II lettura delle proposte di modifica alla Legge sull’Editoria: scopo del PdL sopperire alle attuali lacune della normativa in materia – del 2014 -, in attesa di un nuovo testo complessivo da ultimare entro 2 anni. C’è da dire che dopo il durissimo confronto di venerdì, sui fatti di Via Giacomini, la dialettica parlamentare è stata oggi più serena.
Anche perché il testo presentato dalla Segreteria di Lonfernini era stato significativamente rimaneggiato – rispetto alla formulazione originaria – dall’Esecutivo. “Disinnescato”, allora, un passaggio della formulazione iniziale fortemente avversato dalle Opposizioni: l’attribuzione alla Segreteria di Stato della possibilità di classificare o meno una pubblicazione periodica, come testata giornalistica. Facoltà che spetterà invece all’Autorità Garante per l’Informazione. Questo – ha precisato Lonfernini – dopo un confronto con tutta la Maggioranza. “Lontana da me la volontà di inserire la politica nei vari settori”.
Libera ed RF hanno comunque sollecitato un confronto più approfondito, su queste tematiche, anche con il contributo degli operatori del settore. Concordia ritrovata in occasione della votazione di un emendamento aggiuntivo proposto dai gruppi di Maggioranza, nell’ottica di una maggiore trasparenza. Si stabilisce infatti che tutti gli organi di informazione, anche online e non registrati, trasmettano ogni anno all’Autorità Garante i dati relativi a proprietà, bilancio e finanziatori. In caso contrario non solo non vi è ammissione al contributo pubblico – come in precedenza -, ma è anche prevista una pesante sanzione di 10.000 euro. Non è mancato, dalle opposizioni, un costante richiamo alla necessità che anche i blog siano sottoposti alle regole dell’Editoria. Rassicurazioni, in tal senso, da Zonzini, Rete.
Quasi tutti respinti gli emendamenti delle forze di minoranza; ad eccezione di quello di RF che prevede un aumento fino al 10% – e non più fino al 7% – del contributo sul prodotto editoriale, per ogni testata. Nell’accogliere questa proposta il Segretario Lonfernini ha ricordato le difficoltà incontrate dal settore a causa della Pandemia. Dopo l’approvazione dell’intero pdl si è passati alla nomina del nuovo Presidente dell’Autorità Garante per l’Informazione, dopo le dimissioni di Andrea Albertini. Il nome proposto dal Segretario Lonfernini – che ha incassato l’ok dell’Aula – è quello di Sonia Tura, già caporedattore centrale della San Marino RTV.
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